Letti Imbottiti

Ovviamente il concetto di letto esiste fin da quando esiste l’uomo, che per riposarsi ha sempre avuto bisogno di un giaciglio su cui distendersi. Nella preistoria era costituito solo da un mucchio di foglie, poi da sacchi riempiti di paglia che sostanzialmente fungevano da materasso, che è la parte davvero indispensabile del letto. Negli anni si è evoluto fino a costituire un elemento di distinzione tra i ceti sociali: per esempio, da Medioevo in poi, il letto a baldacchino era riservato ai nobili.

Il letto dunque, è un vero e proprio mobile, composto, oltre che dall’indispensabile materasso, anche da una struttura, che può essere una rete metallica costituita da molle o può avere le doghe in legno e ha il compito di sostenere il materasso e di garantire il massimo comfort a chi dorme.

La rete può anche essere mobile (azionata a mano o da un motore elettrico) per facilitare il movimento di chi si alza e si stende sul letto oppure per chi soffre di particolari disturbi come il reflusso gastrico e non può stare completamente disteso.

Negli ultimi anni sono diventati sempre più gettonati I LETTI CONTENITORI, che sotto la rete hanno dei cassettoni o dei vani in cui riporre vestiti e coperte.

L’apertura è notevolmente cambiata negli anni, portando i nuovi meccanismi ad avere anche la possbilità, con un semplice movimento, di portare il materasso in posizione orizzontale a circa 70 cm. Da terra. Questo per garantire il rifacimento del letto giornaliero, in posizione corporea più possibile corretta.

Negli spazi piccoli sono molto utili anche i letti a scomparsa, che, quando non sono in uso, si possono chiudere e sembrano dei normali mobili. Come letti extra si usano invece dei pouf che, una volta aperti, diventano comode brandine.